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Miti Infondati sulla Scrambler Therapy


  Come accade in tutte le innovazioni scientifiche, “esperti” autoreferenti, di solito non appartenenti al mondo della ricerca, generano una serie quasi infinita di parziali od errate informazioni, che come le barzellette si tramandano in maniera incontrollata da persona a persona, e finiscono per creare dei miti infondati. In questa pagina ne sono raccolti alcuni dei più frequentemente incontrati.

La Scrambler Therapy è una terapia sperimentale
Ovviamente no. La Scrambler Therapy ha tutte le autorizzazioni sanitarie necessarie per essere utilizzata fuori dall’ambito sperimentale in qualsiasi Nazione.

La Scrambler Therapy è una TENS più potente
La base del funzionamento della Scrambler Therapy è diametralmente opposta a quella della TENS o di qualsiasi altra forma di elettroanalgesia storicamente nota e conosciuta. Questa è una delle ragioni per cui i campi di utilizzo sono radicalmente diversi, come i risultati.

La Scrambler Therapy deve essere associata ai farmaci
La Scrambler Therapy è nata per coprire il vuoto lasciato dalle terapie farmacologiche, ed è stata a lungo sperimentata nei pazienti non responsivi alle più potenti associazioni di molecole analgesiche. Evidentemente proprio per questo motivo non ha nessuna necessità implicita di altre associazioni, che in alcuni casi sono anche sfavorevoli.

La Scrambler Therapy è nata per sostituire i farmaci
Per le ragioni esposte prima ed in altre pagine di questo sito, la ricerca della Scrambler Therapy sin dall’inizio ha avuto come scopo quello di colmare il vuoto di mancata efficacia nel dolore neuropatico ed oncologico di altre terapie. In una gestione razionale della terapia del dolore, la Scrambler Therapy è quindi destinata primariamente a quella larga fascia di pazienti che non possono beneficiare di altre cure perchè inefficaci o non tollerate, non per sostituirle.

Pazienti che assumono anticonvulsivanti non possono utilizzare  la Scrambler Therapy
La maggior parte dei pazienti con dolore neuropatico utilizzano farmaci anticonvulsivanti, e possono essere comunque trattati con la Scrambler Therapy avendo cura di seguire gli appositi protocolli meglio illustrati in altre pagine di questo sito.

La Scrambler Therapy non cura il dolore centrale
Anche questa informazione non è esatta. La Scrambler Therapy tratta agevolmente il dolore centrale sfruttando le proiezioni dermatometriche. E’ evidente che il tentativo di trattare il dolore centrale posizionando gli elettrodi nella testa del paziente oltre ad essere del tutto errato ed inutile, mostra la totale mancanza di comprensione del meccanismo di funzionamento di questa terapia. Ci sono inoltre limiti precauzionali che riguardano dolori di origine centrale che non si manifestano in periferia.

La Scrambler Therapy “legge” le informazioni del dolore e le reinserisce dopo averle modificate
Assolutamente no. La Scrambler Therapy ha dentro il suo database tutte le informazioni necessarie per sapere com’ è costruita l’informazione dolore, e tutte quelle necessarie per costruire le informazioni di non dolore necessarie per sopprimerlo.

La Scrambler Therapy rigenera le fibre nervose
Anche questo è un mito infondato. Il recupero della sensibilità o la regressione di alcuni sintomi neurologici correlati al dolore neuropatico, dipendono solamente dalla normalizzazione dell’attività delle fibre C e dalla scomparsa del dolore, che permette il riemergere di altre sensazioni provenienti dalle fibre A-Beta, prima nascoste dal dolore cronico sempre presente.

 

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